Secondo il New York Times, l’emozione che ci accompagnerà per tutto il 2021 ha un nome: si chiama “languishing”, che tradotto in italiano suona più o meno come “languire”.
"È un senso di stagnazione e di vuoto. Ti senti come se ti stessi confondendo tra i giorni, come se guardassi la tua vita da un finestrino appannato", scrive l’autore dell’articolo, Adam Grant, psicologo alla University of Pennsylvania. "È l’assenza di benessere. Non hai sintomi di disagi psichici ma non funzioni al massimo delle tue capacità. Il languishing spegne la tua motivazione e distrugge la tua capacità di concentrarti”, aggiunge.
Il termine è stato coniato da un sociologo, Corey Keyes, colpito da quante persone non depresse non stessero comunque vivendo bene. Come possiamo combattere questa assenza di gioia, questa stasi, dunque? In inglese, c’è la parola “flow”, “flusso”/“fluire”, che potrebbe essere proprio l’arma giusta contro l’emozione del 2021. Con questo termine si intende quello stato di abbandono piacevole che proviamo quando siamo completamente assorbiti da qualcosa, quel momento in cui perdiamo la cognizione del tempo e dello spazio.
(Sintesi redatta da: Lupini Lucio)