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Sindici Fabio

"Nessun giorno senza imparare qualcosa: lì si cela il tesoro della mente"

La Stampa, 29-10-2019, p.31

I neuroni del cervello stabiliscono sempre nuove sinapsi, abbandonando le vecchie; questa attività si chiama neuroplasticità. Il cervello, inoltre, è capace di adattamento e di redistribuire le proprie funzioni e secondo uno studio della University of Southern California, si può autoriparare, resettandosi. Hanno infatti osservato che la corteccia prefrontale, sede dell'attività cognitiva e della socialità, è riuscita a sostituire l'ippocampo danneggiato, come centro dell'apprendimento. Questa capacità potrebbe essere molto utile per trovare rimedi per le patologie neurologiche Il cervello riserva sempre sorprese, come il caso dei "savants", persone che hanno ricevuto danni in aree del cervello e che sviluppano abilità sepolte, e anche nel caso dei malati di Parkinson e Alzheimer c’è una riserva, un “tesoretto cerebrale” che permette ai malati di resistere più a lungo alla degenerazione. Questo tesoretto potrebbe avere relazioni strette con la neurogenesi in età adulta, perché, anche se prodotti in numero limitato, i neuroni nel cervello formato sarebbero essenziali per la plasticità. Il tesoretto cerebrale è una riserva cognitiva che si può dividere in due parti; una è il fatto che alcuni individui hanno una maggiore quantità di neuroni a disposizione (ma secondo alcune ricerche quando la riserva è finita, la malattia progredisce più rapidamente). Questo potrebbe derivare sia da origini genetiche o svilupparsi nei primi trent’anni di vita, durante l'attività formativa del cervello. La seconda parte è' la plasticità, l'abilità del cervello di creare sinapsi nuove anche in età adulta. Ma bisogna tenere in forma il cervello, come se fosse un muscolo, facendo allentamento. Per questo sono utili le mnemotecniche; esercizi di visualizzazione che si fanno in meditazione, imparare una nuova lingua, risolvere rebus, iscriversi a un corso universitario in età avanzata. In questo modo le sinapsi aumentano. E’ molto importante anche lo stile di vita, dormire almeno 7 ore a notte e mangiare correttamente. Ci sono prodotti da assumere che possono aiutare la memoria, ma debbono essere presi con cautela.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Sindici Fabio
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine31
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-10-29
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Stampa
Subtitolo in stampaLa Stampa, 29-10-2019, p.31
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Sindici Fabio
Attori
Parole chiave: Demenza senile Malattia di Alzheimer Memoria