Lo ha dimostrato un recente studio del Baycrest's Rotman Research Institute, condotto su 21 persone di età compresa tra 64 e 79 anni e su altre 20 tra i 19 e i 28 anni. Lo studio ha dimostrato che nelle persone della terza età la relazione tra quel che vedono gli occhi e l’attività celebrale è molto debole. La creazione dei ricordi coinvolge sia la vista che il cervello e sembra che nel corso degli anni tenda a compromettersi. "I movimenti oculari sono importanti per raccogliere informazioni dal mondo e il centro della memoria del cervello, l'ippocampo, è importante a sua volta per legare insieme questi dati e formare un ricordo di ciò che i nostri occhi vedono “, afferma la dottoressa Jennifer Ryan, una delle autrici dello studio. “Tuttavia abbiamo scoperto che gli anziani non costruiscono la memoria allo stesso modo dei giovani”.
(Fonte: tratto dall'articolo)