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My smart sweet invention can save others like Gran - La mia dolce invenzione geniale può salvare altri anziani come mia nonna

Daily express, 06-10-2020

Nel febbraio 2018, quando Lewis Hornby e sua madre hanno ricevuto una telefonata in cui diceva che sua nonna Pat, affetta da demenza da cinque anni, era peggiorata all'improvviso si sono preparati al peggio.
"La nonna era diventata completamente insensibile", ricorda Lewis.
"Ma entro 24 ore dalla flebo, era tornata in sé, normale e felice. Si è scoperto che in realtà era stato solo un problema di disidratazione. Sono rimasto scioccato dal fatto che qualcosa di così elementare potesse aver avuto un impatto così enorme".

Lewis all'epoca stava studiando per un master presso l'Imperial College di Londra.
Come parte del suo corso aveva bisogno di “creare” un prodotto ed ha avuto un’idea.
"Ho iniziato a parlare con gli psicologi e ho capito che non bere abbastanza era un problema enorme che affliggeva le persone con demenza", racconta.
"Alcuni non hanno sete, altri non riconoscono le tazze o non hanno la capacità di usarle. Potrebbero anche non rendersi conto che bere placherà la loro sete e non avere abbastanza liquidi in corpo si aggiunge alla loro confusione generale".
Per comprendere meglio il problema, Lewis ha iniziato a frequentare la casa di cura della nonna.
"È diventato subito evidente che la confusione causata dalla demenza e dall'Alzheimer porta a comportamenti davvero strani, come mettere il cibo nelle bevande o versarle via.
Di gran lunga il problema più grande, tuttavia, era che molte persone rifiutavano di bere e gli assistenti non avevano il tempo di sedersi con i residenti per assicurarsi che fossero sufficientemente idratati".

Durante la sua permanenza, Lewis ha scoperto che c'era però un metodo infallibile per garantire che i residenti si interessassero a lui .
"La maggior parte delle persone con demenza mi ignorava", racconta. “Ma se avevo una scatola di cioccolatini si interessavano improvvisamente, iniziavano a parlare e si servivano da sole. Quindi questo mi ha dato l'idea di creare una forma di idratazione “solida” che avrebbero visto come un piacevole dolce".

Lewis ha così ideato un innovativo "dolce" fruttato composto per il 95% da acqua ed elettroliti. Tornato alla casa di cura ha avuto un successo immediato. "Nei primi 10 minuti dopo che li ho offerti alla nonna lei aveva bevuto l’equivalente di 7 sorsi", dice. "Mi ci sarebbero volute ore per farle bere la quantità equivalente di acqua per l'idratazione".

Lewis ha vinto una sovvenzione dall'Alzheimer’s Society's Accelerator Program, che investe in prodotti destinati alle persone affette da demenza.

"Ci hanno dato una sovvenzione di 100.000 sterline e in cambio hanno ricevuto l'uno per cento dei nostri profitti", dice Lewis, che ha dato ai dolci una forma a goccia, che li rende facili da raccogliere, consentendo agli anziani di nutrirsi in modo indipendente.
Per dare un’idea, un vassoio di 24 gocce contiene l'equivalente di 300 ml di acqua.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
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Anno Pubblicazione2020
Pagine
LinguaInglese
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-10-06
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteDaily express
Subtitolo in stampaDaily express, 06-10-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Attori
Parole chiave: Buone pratiche Demenza senile Malattia di Alzheimer Rapporti intergenerazionali