Il 7 dicembre scorso, la National Highway Traffic Safety Administration – NHTSA - (agenzia americana che si occupa della sicurezza sulle strade) ha dato il via alla Settimana della sensibilizzazione sulla sicurezza dei conducenti anziani, invitando gli anziani a creare un "piano di trasporto", molto simile a quello che molti sono incoraggiati a fare per la pensione.
Ciò che l'Amministrazione ha dimenticato di menzionare, tuttavia, è che per un residente di una città autocentrica fare un tale "piano" è impossibile.

Secondo l'NHTSA tra il 2009 e il 2018 i decessi che coinvolgono i conducenti maschi anziani sono aumentati del 36%  e del 17% per i conducenti donne, un fenomeno probabilmente attribuibile all’invecchiamento della popolazione statunitense nello stesso periodo.

L'agenzia ha finora trascurato di menzionare che anche i pedoni anziani sono tra i gruppi di età più frequentemente uccisi da conducenti di tutte le età a causa della scarsa infrastruttura pedonale. Le morti a piedi tra gli americani oltre i 70 anni sono infatti aumentate del 53% nell'ultimo decennio.

Dati alla mano, la pagina web dell'NHTSA offre una vasta gamma di soluzioni personalizzate e costose per gli anziani che vorrebbero rimanere al volante, come il retrofitting, consigliato per dotare i veicoli di attrezzature e tecnologia di assistenza alla guida per i più anziani. Tuttavia, la maggior parte degli esperti ritiene che alcuni anziani fatichino al volante per problemi di vista, di udito, di memoria e cognitivi, più una serie di altre esigenze mediche che possono rendere impossibile la guida di un'automobile da più tonnellate anche con tecnologie avanzate per la sicurezza dei veicoli.

Secondo il sondaggio più recente del National Aging and Disability Transportation Center, il 33% degli americani sopra i 60 anni ritiene di avere  una disabilità che potrebbe rendere difficile la guida, ma l'82% di loro guida comunque. E questo quasi certamente perché il 68% degli anziani afferma che "sarebbe difficile trovare opzioni di trasporto alternative, senza poter guidare".

Ovviamente, c'è una buona ragione per cui la società americana evita di convincere gli anziani a rinunciare alla patente: è infatti una società ‘autocentrica’, costruita per essere dipendente dall'auto. Di conseguenza, secondo uno studio del 2019, il 79% degli anziani che ha rinunciato alla propria auto si è definito da “un poco “ a “molto” socialmente isolato, mentre altri studi hanno mostrato un rischio più elevato di morte precoce derivante dal fatto che gli anziani che non guidano non sono in grado di accedere a cibo, lavoro o cure mediche.

Del resto a piedi non va meglio: l’infrastruttura pedonale di solito non è progettata pensando alle esigenze di un anziano potenzialmente lento.

"È importante ricordare che guidare è solo un modo per potersi muovere", afferma Rhonda L. Shah dell’Associazione Automobilisti Americani. "La maggior parte degli anziani attingerebbe a varie opzioni di trasporto per soddisfare le proprie esigenze (se disponibili)".

Infatti, più del 50% degli anziani intervistati afferma che utilizzerebbe il trasporto pubblico se fosse economico e a disposizione, una percentuale che sale al 61% tra gli anziani che vivono in piccole città.