Il Ministero delle Politiche Sociali, delle Famiglie, dell'Eguaglianza e della Natalità in Spagna ha elaborato una bozza di regolamento con i requisiti e gli standard di qualità per i centri socio sanitari che vogliono essere accreditati nel 2024. Alcuni requisiti rispondono a principi fondamentali: dignità e rispetto della persona non autosufficiente, personalizzazione dell'assistenza, partecipazione e libertà di scelta, diritto alla salute e al benessere personale, prossimità e legami comunitari.
Le nuove residenze che vogliono accreditarsi non possono avere più di 150 posti letto autorizzati, il 50% delle camere deve essere singolo e quelle con più di 50 posti letto devono avere almeno il 33% dei posti letto organizzati in unità indipendenti, un massimo di 25 utenti e il resto dei luoghi dovranno anche garantire un ambiente e un funzionamento simile a una casa. Dovranno disporre di assistenti, tecnici delle attività socio-culturali, coordinatori delle unità di convivenza, educatori, insegnanti di laboratorio, personale professionale del settore sanitario e sociale con titolo universitario, interpreti della lingua dei segni, integratori e addetti alle pulizie, cucine, lavanderie, trasporti e manutenzioni.
Inoltre, i centri devono avere professionisti di riferimento, responsabili o coordinatori di sostegno, che contribuiscano a promuovere la volontà e le preferenze dei residenti, a coordinare il sostegno quotidiano e a stabilire rapporti di fiducia con loro e con i loro familiari o amici intimi. L'organizzazione della residenza deve essere improntata al rispetto della routine e delle abitudini di ciascuno, tenendo conto di criteri di qualità della vita e di personalizzazione.
Devono essere evitati orari e regole rigide e uniformi finalizzati esclusivamente all'efficienza del sistema e alla sua organizzazione e i residenti hanno diritto di proporre e svolgere attività significative, e di evitare ripetizioni o azioni infantilizzanti che non rispettano la loro dignità.
Piani di emergenza, partecipazione e libertà da vincoli. Infine, secondo il documento, le residenze che vogliono essere accreditate devono avere anche piani di emergenza per qualsiasi incidente come calamità naturali, epidemie e attacchi o guasti informatici; dovranno garantire che gli utenti o, in mancanza, le famiglie possano partecipare alle decisioni relative alla progettazione, erogazione e organizzazione dei servizi –consigli di residenza e commissioni menù–e che vi siano visite libere senza orari ingiustificati, nonché come canali di comunicazione diretta e connessione internet gratuita.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)