Uno studio recente, pubblicato su Aging Research Reviews, e condotto su un campione di quasi 22.000, tutte di età superiore ai 55 anni, mostra che coloro che vivono soli hanno il 30% in più di probabilità di sviluppare una forma di demenza.
L’autore principale della ricerca, il dottor Roopal Desai, dell’University College di Londra, ha dichiarato: "Questo studio non chiarisce perché vivere da soli sia un fattore di rischio per la demenza, ma esistono diverse spiegazioni plausibili. Potrebbe essere perché le persone che vivono da sole sperimentano più solitudine o più stress, condizioni che possono avere effetti negativi sulla salute fisica. O può essere dovuto ad una mancanza di stimolazione cognitiva, che è necessaria per mantenere le connessioni neurali nel cervello.
Secondo la ricercatrice Georgina Charlesworth : "Durante la pandemia, l'auto-isolamento è stato fondamentale per ridurre la diffusione del virus. La pandemia ha sollevato la consapevolezza di quanto sia difficile, praticamente ed emotivamente, vivere da soli quando non è stata nostra scelta farlo. Trovare modi per mantenersi cognitivamente, socialmente e fisicamente attivi è importante per il nostro benessere e per ridurre il rischio di demenza.”