Nella fotografia scattata da Eurostat sulla popolazione dell’Ue, l'I talia rappresenta meglio di altri, un problema europeo. L’istituto di statistica europeo traccia una traiettoria di aumento dell’età media. A livello Ue se nel 2002 questa era di poco meno 39 anni, nel 2012 risultava quasi 42 anni e alla fine del 2022 si attesa a 44 anni e mezzo. In questo l’Italia recita invece 40 anni e 9 mesi nel 2002, 44 anni nel 2012, 48 anni nel 2022. Il risultato è che quello italiano è il popolo più grande in termini di età di tutta l’Unione europea, davanti a Portogallo (46 anni e 8 mesi), Grecia (46 anni e 2 mesi) e Germania (45 anni e 11 mesi).
Il motivo di questa curva è legata famiglie sempre meno numerose. A livello Ue l’Italia viene menzionata per i bassi tassi di fecondità. Quello tricolore (1,25) è il terzo più basso dopo Malta (1,13), Spagna (1,19). Contemporaneamente, le donne italiane, tra quelle europee, sono quelle che si prendono più tempo per mettere al mondo il primo figlio, aspettando di aver compiuto almeno 31 anni e mezzo. Senza contare le mamme a 40 anni e oltre. L’8,7% delle donne italiane affrontano una gravidanza a quest’età. In termini percentuali solo Spagna (10,7%) e Grecia (9,7%) registrano livelli superiori a quello tricolore.
Nel 2022 la percentuale di bambini e adolescenti (fascia 0-15 anni, nelle metodologie di calcolo Eurostat) più bassa in Europa si registra in Italia, Portogallo e Malta (tutti 13%). Se invece si considera la categoria «giovani» (0-19 anni), anche qui la quota più bassa è quella italiana (18%, al pari di Malta), per una perdita costante di nuovi fiocchi, siano essi rosa o azzurri. Dal 2008 la diminuzione di nascite è stata costante in Italia, passando da quasi 10 neonati ogni mille abitanti ai poco più sei neonati per mille abitanti nel 2021.
All’opposto, l’Italia registra, sempre nel 2022, la prima quota di ultra 65enni (24%). Italia prima in Europa per anziani e ultima per giovani, dunque.Un quadro aggravato anche dalla perdita di popolazione registrata nell’arco di appena due anni. Tra il 2020 e il 2022 la diminuzione più elevata in termini assoluti è stata osservata proprio in Italia. Qui sono sparite 611mila persone, corrispondenti all’1% della popolazione, forse per la pandemia di Covid-19 e i decessi legati alla pandemia, anche se Eurostat non entra nel merito.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)