Quattro giovani di Garbagnate Milanese, due sorelle e due fratelli tra i 25 e i 32 anni, si sono affidati alla potenza dell'etere per frantumare le distanze da papà Enzo, 65 anni, ricoverato all'ospedale di Legnano da 100 giorni, di cui oltre 80 in terapia intensiva. «Era il 27 ottobre quando è entrato a causa del Covid. Poi non abbiamo più potuto vederlo a causa di imprevedibili complicazioni scatenate dal virus» spiega Gianmaria Favarolo, raccontando come è nata l'idea della radio a misura di padre.
Col sostegno dei medici sono riusciti a fargli sentire la loro vicinanza anche in un luogo difficile come la terapia intensiva. Un tablet con installato un semplice programma di gestione dell'audio, un paio di microfoni collegati, le cuffie, una playlist con i pezzi preferiti, una scaletta tutta da scrivere ed ecco l'esordio di «Radio Enzo - La radio che ti fa sentire a casa». Con tanto di slogan, logo e t-shirt. Alla consolle l'intera famiglia - compresa la mamma - più qualche amico a supporto, per realizzare puntate della durata di una ventina di minuti. Da assemblare agilmente e spedire come nota audio via WhatsApp ai medici all'interno del reparto.
E poi i brani musicali, quelli che fin da bambini si cantavano in salotto o attorno al tavolo, senza esagerare però, per non appesantire troppo con la nostalgia e la malinconia. «Ci siamo accorti che i continui rimandi al passato non sempre sono utili, aiuta molto di più stare sul qui ed ora. Per esempio, una cosa che gli dà beneficio è ascoltare dalle nostre voci il progredire delle cure, sentire che tra le nostre spiegazioni e quelle dai medici c'è sintonia. E questo fa percepire la nostra presenza, sa che siamo aggiornati», affermano i familiari. Tra una chiacchiera e una battuta c'è poi la rubrica per incentivare al movimento, per sostenere la fisioterapia: consigli basilari, esortazioni a non cedere alla pigrizia o alla depressione. Alternati ad argomenti più discorsivi, per allenare la memoria e il ragionamento. Mettendosi spesso nei panni del padre, prendendo il suo punto di vista, puntando sull'empatia così da condividere paure, preoccupazioni, emozioni.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)