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Fulvi Fulvio

La sorpresa in uno studio: i pazienti più gravi meno colpiti da disturbi cognitivi

Avvenire, 10-02-2021, p.A8

Da una ricerca dell'Ospedale San Raffaele di Milano risulta che i pazienti affetti da Covid-19 che sono stati intubati e sedati, risultano meno colpiti da disturbi cognitivi e di memoria.

In pratica chi è stato maggiormente colpito dal virus ed è stato curato in terapia intensiva, ha avuto minori problemi per quel che riguarda le capacità mnemoniche e neurologico, rispetto a chi ha subito terapie meno invasive, come il casco Cpap, e quindi era rimasto cosciente.

I dati infatti hanno mostrato il bisogno di intervenire a livello neuropsicologico riabilitativo precoce, quando ancora il paziente è positivo alla Sars-Cov2 ma non più in fase acuta. Questo per aiutare a recuperare le funzioni neurologiche, motorie e respiratorie, perse durante la fase acuta della malattia. Il supporto può essere anche attuato per telemedicina. 

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Fulvi Fulvio
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
PagineA8
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-02-10
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteAvvenire
Subtitolo in stampaAvvenire, 10-02-2021, p.A8
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Fulvi Fulvio
Attori
Parole chiave: Dimissioni ospedaliere Funzioni cognitive