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Alsedo Quico

La precariedad de los geriátricos: así murió congelada Isabel, con Alzheimer, tras huir por la puerta de la residencia

www.elmundo.es, 14-10-2019

A 85 anni, in una fredda mattina di gennaio, Isabel è uscita, senza che nessuno se ne accorgesse, dalla residenza per anziani dove era ricoverata, a Las Rozas a Madrid, per essere poi ritrovata il giorno dopo, assiderata tra i cespugli, a poca distanza da lì.

Isabel soffriva di Alzheimer, ma nessuno della struttura l’aveva cercata nelle due ore seguenti, le ricerche furono avviate nel pomeriggio e solo a sera furono avvisati i familiari.

”Che orrore!”, dice Miguel Vasquez, portavoce de La Plataforma por la Dignidad de las Personas Mayores en las Residencias (Plagdimare), e sottolinea come il problema dell’abbandono degli anziani ricoverati in Spagna, nasce dalla scarsità dei fondi e quindi soprattutto di personale (la casa di cura dove era ricoverata Isabel contava 19 lavoratori nel turno serale per 150 pazienti). In Spagna il tasso di lavoratori per numero di residenti nelle case di cura in effetti è molto basso: calcolando che al momento sono 8.900.000 gli anziani sopra i 65 anni, cifra che nel 2040 salirà a 14 milioni, lo Stato dovrebbe, stando ai parametri dell’OMS, garantire il 5% di posti pubblici per la loro assistenza. Di fatto a fronte dei 450.000 posti previsti dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità, ne sono stati creati solo 370.000.

Di parere opposto Jesus Cubero, il portavoce dell’AESTE il sindacato che riunisce le imprese che svolgono questo tipo di sostegno. Secondo la sua opinione lo Stato, in effetti, lucra sugli anziani affidandoli alle imprese private, dal momento che una gestione diretta di un singolo paziente costerebbe all’erario 80 euro al giorno, che scendono a 50 euro se la persona viene affidata alle cure di un privato; 50 euro al giorno per un letto, i pasti e l’esercizio fisico. Per il sindacato, per migliorare la qualità di vita degli anziani ricoverati, lo Stato dovrebbe destinare alle case di cura parte del bilancio della Sanità.

Ma questo dibattito ormai non interessa più Isabel, che è stata risarcita della sua perdita affettiva con 55.000 euro. Infatti, dal momento che in Spagna non esiste una configurazione specifica per questo tipo di reato, la fine di sua madre è stata derubricata ad incidente stradale che, in caso di decesso di una persona anziana, prevede un basso indennizzo.

Isabel, che aveva lasciato sua madre in quel luogo pensando che lì sarebbe stata al sicuro, e che mai sarebbe stata lasciata abbandonata senza custodia, non ha mai ricevuto dall’amministrazione una risposta esaudiente sulla tragedia.

Non riesce a smettere di pensare a quella donna che, passata a causa della sua malattia dallo stato di anziana a quello di bambina, si tranquillizzava solo quando le teneva la mano.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Alsedo Quico
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LinguaSpagnolo
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-10-14
Numero
Fontewww.elmundo.es
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampawww.elmundo.es, 14-10-2019
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Affettività Malattia di Alzheimer Storie di vita Strutture residenziali per anziani