L’Alzheimer è una patologia che colpisce non solo la persona, ma anche chi se ne prende cura. L’educatore professionale potenzia le capacità residue e “mantiene viva la parola” per ridurre il suo isolamento sociale; inoltre, suggerisce al caregiver strategie per facilitare la gestione della quotidianità del proprio caro. La casa, luogo sicuro e ricco di stimoli, è una grande risorsa per la persona, il suo caregiver e l’educatore professionale. E' compito dell’educatore lavorare affinché la famiglia, in particolare il caregiver, possa ritrovare un nuovo equilibrio in seguito allo sviluppo della malattia di Alzheimer, che favorisca da un lato, il mantenimento delle capacità residue del malato e, dall’altro, evitare il burn out dei familiari.
(Fonte: tratto dall'articolo)