La ricerca, condotta dai medici cardiologi del San Donato di Arezzo, in collaborazione con il gruppo di ricerca canadese guidato dal professor Robert Hamilton dell’Università di Toronto, è stata pubblicata sulla più importante pubblicazione di cardiologia, l'European Heart Journal.
Il lavoro, spiega Maurizio Pieroni, responsabile dell’ambulatorio cardiomiopatie e malattie cardiache rare dell’Ospedale San Donato "rappresenta una prosecuzione delle nostre precedenti ricerche sul ruolo della infiammazione nei meccanismi che determinano la comparsa di aritmie mortali nella sindrome di Brugada (malattia ereditaria dell'elettrofisiologia cardiaca, che provoca un aumento del rischio di morte cardiaca improvvisa e sincope). Analizzando il sangue e le biopsie cardiache eseguite presso il nostro centro, in collaborazione con i colleghi canadesi e di altri centri in Svizzera e negli Stati Uniti, abbiamo identificato la presenza di autoanticorpi (cioè anticorpi rivolti contro i tessuti del paziente stesso) che aggrediscono proteine delle cellule cardiache. Tali autoanticorpi sono presenti solo nei pazienti affetti dalla sindrome di Brugada e potrebbero essere tra i responsabili della infiammazione cardiaca già riscontrata in precedenti studi del nostro gruppo". Leonardo Bolognese, Direttore del Dipartimento Cardio-neuro-vascolare della Asl Tse, conferma la qualità del lavoro che viene svolto: "le nostre ricerche scientifiche partono sempre dalla clinica e mirano a risolvere problemi che i cardiologi di tutto il mondo affrontano nella diagnosi e nella cura delle malattie, comprese quelle più rare e meno conosciute".
(Fonte: tratto dall'articolo)