Elaborando le banche dati del Ministro dell’interno, l’Istat ha diffuso il 5 marzo i dati sugli omicidi volontari (non quelli tentati) in Italia nel 2018. Il numero delle vittime è sceso fra il 2017 e il 2018 passando da 357 a 345 e, nel biennio, le vittime maschili sono state in numero maggiore rispetto a quelle femminili. Nel 2018 gli uomini uccisi sono stati 212 (-22 rispetto al 2017) e le donne 133 (+10 rispetto al 2017).
Le donne assassinate sul totale sono quasi quadruplicate fra il 1990 e il 2018: erano l’11% del 1990 e sono state il 38,6% nel 2018.
Per quanto riguarda gli autori e i luoghi dei delitti, le donne sono state uccise quasi sempre in casa e in più di 1 caso su 2 (54,9%) da partner o ex partner; in 1 caso su 4 (24,8%) da parenti. Gli uomini cadono vittime di omicidio soprattutto in spazi pubblici e quasi in 4 casi su 10 (il 37,7%) per mano di sconosciuti mentre, nel 33% dei casi, non si identificano gli autori del reato. Delle 133 donne uccise nel 2018, più dell’80% è stata vittima di una persona conosciuta; in pratica il tipo di relazione esistente fra vittima e autore del delitto consente di cogliere una differenza strutturale di genere per questa tipologia di reato. Inoltre, il fatto che la maggior parte di questi reati avvenga in casa, vanifica l’incidenza su questo target delle politiche intraprese nel settore della sicurezza e della lotta alla criminalità organizzata.
Anche per quanto concerne le differenze d’età si rilevano consistenti differenze fra le vittime ; gli uomini sono uccisi più di frequente in giovane età 25-34 anni (1,20 omicidi per 100mila maschi della stessa età), ma anche nei successivi due decenni e diminuiscono al crescere dell’età. Per le donne il tasso di omicidi raggiunge il valore più elevato tra le over 64 (0,55 per 100mila donne), seguite dalle 45-54enni (0,45).
Inoltre, si legge nel report Istat “Per le 35- 44enni e le over 65 il rischio di essere uccise è maggiore per causa dei partner attuali o precedenti (rispettivamente 0,36 e 0,30 per 100mila donne). Per gli uomini i tassi di omicidio più elevati si riscontrano per i 18-24enni e per le classi di età centrali, con reati compiuti per mano di autori sconosciuti alla vittima".
I più giovani (0-13 anni), e gli over 65 sono vittime di omicidio soprattutto in famiglia (genitori, figli ed altri parenti), realtà che accomuna sia i maschi sia le femmine. Per gli uomini anziani si rileva una quota elevata di omicidi non identificati e di autori sconosciuti, le donne anziane subiscono violenze soprattutto all’interno della coppia. Partner ed ex partner, in realtà, sono i responsabili principali degli omicidi delle donne con più di 18 anni. Nel 2018, i pochi omicidi subiti da uomini per mano di partner si sono concentrati tra over 65 (4 su 5).