Nursing Up salura con favore la nascita della figura dell’infermiere di parrocchia, annunciata nei giorni scorsi dalla Cei e frutto di un accordo firmato con l’Asl Roma 1, ma destinata a prendere piede anche nelle diocesi di Alba (Piemonte) e Tricarico (Basilicata). “Un’iniziativa meritoria e lungimirante, che colma un vuoto assistenziale e rappresenta molto più di un mero accordo tra Servizio sanitario nazionale e Chiesa cattolica, qui impersonata da don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della salute. Nel progetto si concretizza l’ideale di presa in carico e di cura dei cittadini che non sono in qualche modo raggiunti dalla sanità pubblica, sia per ragioni di emarginazione e/o disagio sia perché si trovano a confrontarsi con malattie croniche invalidanti o terminali. Situazioni limite che si presentano all’improvviso, lasciando le persone più fragili, sole o comunque poco protette”. Così si è espresso Antonio De Palma, presidente del sindacato
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