Marzo 2020, inizio dell'emergenza sanitaria, a Torino migliaia di persone con disabilità intellettiva cambiano vita. Uno stravolgimento della routine che è un colpo durissimo da assorbire. Lo fanno in famiglia o in associazione, come nel caso dei ragazzi de I Buffoni di Corte, onlus che li sostiene da più di dodici anni tra progetti di indirizzo culturale e sociale, laboratori e spettacoli teatrali. Un lungo percorso per riadattarsi alla nuova vita di tutti i giorni che in questo inizio di 2021 ha compiuto un altro passo in avanti per oltre 150 famiglie.
Nel quartiere Santa Rita le persone anziane, o chiunque necessiti di aiuto per le piccole commissioni, potranno infatti affidarsi al nuovo servizio gratuito dell'Associazione che ha deciso di mettere in campo i ragazzi con «La spesa di Corte». Un esempio per contrastare l'esclusione sociale dei ragazzi con disabilità intellettiva e continuare a socializzare costruendo una rete sempre più fitta di collaborazioni sul territorio «dove tutti possano essere cittadini attivi».Valentina Calcagno e Andrea Moschella, due dei ragazzi volontari, sono entusiasti: «Durante il percorso di autonomia abbiamo imparato a conoscere meglio il quartiere nel quale abitiamo e i negozi. Ora facciamo le commissioni per le persone anziane che hanno bisogno e ne siamo felici».
Uova, verdure, acqua, medicinali: i Buffoni di Corte portano tutto quello che serve a casa tra una via e l'altra di Santa Rita. L'isolamento ed il distanziamento hanno aumentato il disagio e alimentato paure, ansie e in certi casi addirittura depressione. Per questo è importante rendersi utili alla società e fornire un servizio a sostegno dei soggetti fragili del territorio. Un modo per contrastare l'esclusione sociale, migliorare la relazione e, perché no, scambiare due parole e far sentire meno sole le persone che hanno piacere di trascorrere un po' di tempo in compagnia. Dopo anni ad imparare da un lato a conoscere il quartiere, i negozi e i servizi di riferimento, dall'altro ad instaurare forti relazioni con i commercianti e gli abitanti, i ragazzi dei Buffoni si sono dedicati al welfare territoriale. E il quartiere ringrazia: la pandemia ha insegnato a fare squadra.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)