Richiesti indietro i compensi dalle aziende sanitarie ai medici di famiglia dopo averli autorizzati e pagati per le prestazioni di assistenza domiciliare programmata (Adp) nelle case di riposo. Per ora la questione riguarda le Asl Città di Torino, To3, To4 e To5, che hanno agito dopo accertamenti della Corte dei Conti, che ha aperto un'inchiesta per danno erariale facendo controlli dal 2010 in poi. Per i medici è una brutta situazione ma anche un paradosso perché le prestazioni erano state autorizzate dalle aziende sanitarie stesse, che li avevano autorizzati a visitare in assistenza domiciliare programmata i propri pazienti all'interno delle strutture residenziali. L’assurdo è che in questo modo un paziente non deambulante che decide di eleggere quale proprio domicilio una struttura residenziale non avrebbe più alcun diritto all'assistenza domiciliare programmata e neppure diritto all'assistenza sanitaria dal medico di struttura. Ciò fa sorgere quindi il problema della tipologia di assistenza di cui avrebbe diritto.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)