L’ex soldato americano Martin Adler, all’età di 97 anni, torna nei luoghi dove sbarcò in uniforme durante la Seconda Guerra Mondiale quando a Monterenzio, nei dintorni della Linea gotica sull'Appennino bolognese, vide sbucare - e fotografò - tre bambini che si erano nascosti dai tedeschi. Adler, dopo essere riuscito a ritrovare i bambini della fotografia, vorrebbe ora allargare l'esperienza cercando altri volti di piccoli immortalati nel corso della sua missione italiana. Sono volti di bimbi e di una ragazza sulle colline fiorentine, di Napoli e il suo golfo, dell'asilo di Villa di Villa (BL) e altri paesi sulle Alpi del Trentino Alto Adige, e ragazze di Venezia.
La storia dimostra che anche un evento terribile come una guerra nasconde esperienze umane profonde, tant'è vero che il suo ritorno è stato reso possibile anche grazie ai quasi 4.500 euro raccolti in due settimane per pagare le spese di viaggio. Lo stato d'animo che accompagna il suo arrivo in Italia è ben descritto dalle sue stesse parole: «Questa volta non preparo il mio zaino per andare in guerra, ma una bella valigia per un viaggio di pace, solidarietà e amicizia». Del periodo del conflitto, questo anziano signore ha mantenuto l'abitudine di disegnare, come racconta lui stesso: «Sono miei disegni ironici che realizzo al momento, proprio come facevo durante la guerra per dimenticare l'orrore che stavamo vivendo. Li donerò a offerta libera a varie associazioni locali, la vita mi ha insegnato che solo aiutando il prossimo possiamo costruire la pace».
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)