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Carrino Antonella

Il progetto europeo Listen e la privacy nell’internet delle cose

07-11-2019

Il controllo vocale ad ampio raggio è essenziale per le persone con disabilità e per gli anziani che hanno difficoltà a muoversi, altrimenti potrebbero non essere in grado di accedere ai servizi web che consentono loro di avere una rete di relazione con amici e familiari. Per rispondere a queste esigenze è stato avviato e finanziato dalla Unione Europea il progetto Listen. Nome scelto non a caso perché ha al centro la capacità di “ascoltare/percepire” i suggerimenti che i nuovi dispositivi di domotica forniscono ai proprietari.

L’automazione comprende il controllo remoto di riscaldamento e aria condizionata, dell’illuminazione e delle comunicazioni online ma gli anziani e i disabili hanno bisogno di prodotti tarati sulle loro esigenze. Listen punta infatti a controllare con la voce lampade, persiane, e tutti gli apparecchi collegati al web. Il sistema consente inoltre di dettare e-mail, accedere ai social media e fare ricerche sul Web, tutto senza digitare una sola parola.

Coordinatore del progetto è Athanasios Mouchtaris dell’Institute of Computer Science presso la Foundation for Research and Technology di Hellas, in Grecia.

Un altro valido motivo per avviare il progetto è il fatto che la maggior parte delle aziende che sviluppa sistemi di interfaccia vocale ha sede negli Stati Uniti. I responsabili di Listen hanno infatti coinvolto aziende europee per lavorare su tecnologie all’avanguardia nell’interazione vocale e facilitare la successiva realizzazione di prodotti nel mercato continentale interno. 

Resta da dirimere  la questione della privacy. Infatti, la stragrande maggioranza delle interfacce vocali sviluppate finora è basata sul cloud e ciò non garantisce ai consumatori una tutela dai rischi legati alla violazione della privacy. Per fornire una maggiore protezione Listen punta ad operare a livello locale impedendo l’invio di dati fuori dell’ambiente domestico.

Solo per avere un'idea di come potrebbero svilupparsi in futuro queste problematiche è utile citare il caso dell’assistente vocale (Alexa) le cui registrazioni vocali sono state richieste dai giudici della Florida all’azienda produttrice (Amazon) in occasione di un processo per omicidio. Al momento gli inquirenti hanno dato conferma della consegna da parte di Amazon delle registrazioni, di cui però non si conosce ancora il contenuto.  Il dispositivo vocale (Alexa) potrebbe essere così determinante nell’accusa – e nella condanna – del principale indiziato. Avviene per la prima volta ma non è difficile immaginare che in futuro i confini tra giustizia e privacy diventeranno labili se non si attueranno adeguate tutele giuridiche.

Su un altro dispositivo sono sorte controversie, sempre negli Stati Uniti. Si tratta di Amazon Ring: un campanello per le abitazioni private dotato di videocamera. In California la polizia di una contea ha addirittura promosso l’acquisto di questo strumento in cambio dell’accesso alle riprese senza nessuna autorizzazione giudiziaria. Ben 30 associazioni per i diritti civili hanno già protestato contro un’infrastruttura che giudicano lesiva dei diritti personali.

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Autore (Cognome Nome)Carrino Antonella
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine
LinguaItaliano
Data dell'articolo19000101
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
Subtitolo in stampa07-11-2019
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Volume
Approfondimenti
Carrino Antonella
Attori
Parole chiave: Buone pratiche Domotica, Design Europa Tecnologia