I pensionati iscritti a Cgil, Cisl e Uil non hanno apprezzato, nel discorso di insediamento del Governo Conte bis, il fatto che non si sia fatto alcun riferimento al cosiddetto "fattore P". Mentre i segretari generali di Cgil- Cisl e Uil, nei giorni scorsi, hanno espresso apprezzamenti per i punti programmatici illustrati da Giuseppe Conte al Parlamento, le categorie dei più anziani non ci stanno. Hanno annunciato una manifestazione di piazza contro il nuovo esecutivo per metà novembre a Roma. Il grido di allarme è «Il nuovo governo si è dimenticato di anziani e pensionati». Nel programma non si parla di invecchiamento della popolazione in un Paese che è il secondo per tasso di vecchiaia al mondo.
I pensionati porteranno avanti due temi: sanità e non autosufficienza. Oggi in Italia sono circa 3 milioni gli anziani non autosufficienti, che pesano sulle famiglie, con costi intorno ai 1500-1800 euro, fino a punte di 2800 euro al mese. Si tratta di un problema che riguarda tutti, non solo gli anziani. In particolare, scrivono, «c’è bisogno di sostenere la sanità pubblica e universale», così come «non è più rinviabile la definizione di una legge nazionale sulla non autosufficienza per affrontare quella che sta diventando a tutti gli effetti una vera e propria emergenza nazionale che riguarda milioni di anziani e le loro famiglie». Un terzo tema posto dai pensionati riguarda le tasse: giusto proteggere i redditi da lavoro, ma le prossime misure sul cuneo fiscale devono riguardare anche chi è in quiescenza.
A questo punto, anche Cgil, Cisl e Uil, dovranno tenere conto dello scontento dei loro anziani, che rappresentano la maggioranza degli iscritti e più di tre quarti del Paese.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)