L’orizzonte immaginato da Ray Kurzweil, co-fondatore della Singularity University, descrive una rivoluzione nel campo della longevità, intesa come il prolungamento della vita umana in salute. Kurzweil chiama questa formula «Longevity escape velocity» che rappresenta il punto in cui, per ogni anno in cui siamo vivi, la scienza è in grado di prolungare la nostra vita per più di un anno. I passi fatti in questa direzione sono enormi; basti pensare ai progressi nella cura delle malattie cardiache, del cancro e delle malattie neurodegenerative. Anche in questo caso, l’accelerazione è figlia dello sviluppo tecnologico. Kurzweil immagina che entro una decina di anni la biotecnologia prenderà il sopravvento sulla medicina. I nanorobot sapranno presto interagire con il sistema immunitario e potranno cercare e distruggere le cellule cancerogene e riparare gli organi danneggiati. Per Kurzweil un giorno non lontano sarà normale che un nanorobot circoli nel nostro sangue o che un «pastiglione» ci possa migliorare la memoria. La realtà virtuale o aumentata diventerà realistica quando, fra trent’anni, quegli stessi nanorobot che portano medicine ci gireranno nel sistema nervoso o nelle parti basse permettendoci di sperimentare nuove esperienze anche a livello sessuale.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)