Con lo slogan “Dateci retta”, sindacati e pensionati (secondo le stime degli organizzatori sono in 100.000) hanno manifestato a Roma il loro dissenso per la scarsa attenzione riservata ai 16 milioni di anziani dalle politiche sociali. Hanno contestato il meccanismo di rivalutazione degli aumenti introdotto con la legge di Bilancio che prevede un ridimensionamento dell’assegno, che verrà innalzato meno di quanto inizialmente previsto. Il costo per i pensionati sarà di circa 3,5 miliardi. Se i pensionati non saranno ascoltati convocheranno uno “sciopero dei nonni”, una giornata in cui non aiuteranno le famiglie per far capire il valore “economico e sociale degli anziani”.
I protagonisti della protesta hanno inoltre affermato di voler continuare la mobilitazione, in tutte le città, nei comuni e nei quartieri. Se sarà necessario chiederanno a Cgil, Cisl e Uil di bloccare il Paese utilizzando quello che essi stessi hanno definito "un vecchio arnese del ‘900 che si chiama sciopero generale”. Per i pensionati lo Stato ha tradito una delle clausole implicite nel contratto sociale dove non c'era scritto di tagliare la rivalutazione delle pensioni.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)