Ernesto Pellegrini compie 80 anni. L'ex presidente dell'Inter e del gruppo omonimo che conta 9.400 dipendenti e 700 milioni di fatturato è deciso anche oggi a non tirare i remi in banca. Nonostante la fiducia nella figlia Valentina che prenderò il suo posto in azienda, Pellegrini continua a lavorare e a portare avanti progetti di solidarietà. Come il ristorante solidale, Ruben, che con un euro simbolico permette un menu completo salvando la dignità di chi ha comunque bisogno. Il nome deriva da un bracciante della sua infanzia che morì per il freddo nella sua baracca ed il progetto, nato nel 2014, non si è mai fermato, anzi con la pandemia il gruppo ha offerto gratis 55 mila pasti alle persone in difficoltà di 20 Comuni lombardi. Pellegrini crede nella capacità di fare squadra,nella famiglia e negli affetti. Infatti per anni si è ritrovato con i vecchi compagni per una partitella nel campo dove è nato offrendo maglie, palloni e pranzo in osteria a carico suo. Quando comprò l'Inter è stato uno dei presidenti più amato dai tifosi che lo sentivano partecipe. Nonostante tutti i problemi di quest'anno il gruppo Pellegrini ha allargato i suoi confini e incrementato i suoi possedimenti con una cascina del '400 che diventerà un'accademia di cucina e una galleria d'arte. Due istituti di ricerca l'hanno definita la migliore azienda in cui lavorare. Pellegrini conclude: «Io credo che insieme ce la faremo a uscire dalla tempesta. Vedo molta povertà, troppa gente senza lavoro, tanti che chiedono aiuto. Come nel Dopoguerra: in cascina rubavano la legna per scaldarsi e la verdura per mangiare. Mi sento predisposto ad aiutare, ma fatico a star dietro a tutti. Ci salverà l’umanità, come dice Papa Francesco, dobbiamo seminare la speranza».