I vaccini anti-Covid.19 potrebbero arrivare presto, ma il nostro Paese deve essere attrezzato ed organizzato per tutti gli elementi della supply chain specifica, che comprende arrivo in Italia, stoccaggio, conservazione appropriata e distribuzione sicura al destinatario finale.
I vaccini in arrivo, infatti, presenteranno caratteristiche di trasporto, di conservazione e di stabilità dopo lo scongelamento molto differenti, con problemi che riguardano la temperatura di conservazione degli stessi (in alcuni casi a temperature inferiori ai -70°C) e la stabilità dopo lo scongelamento (5-7 giorni a 2-8°C).
«Le strutture di Farmacia ospedaliera presenti in tutto il territorio nazionale sono in grado di gestire in sicurezza i farmaci - sottolinea il Presidente Sifo Arturo Cavaliere - ed i vaccini finora utilizzati nella pratica clinica vengono gestiti di routine con temperature differenziate, anche particolarmente basse (2-8°C), e che solo raramente raggiungono -20°C. Le criticità principali dei vaccini anti-Covid.19 sono determinate dai quantitativi e di conseguenza dai volumi imponenti (sono attese milioni di dosi), e dalle temperature molto basse di conservazione (-20°C e/o -70°C) che dovremo gestire nelle nostre strutture».
Per questo le farmacie ospedaliere sono disponibili da subito a collaborare con le Istituzioni, riorganizzando spazi e direttive.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)