In Piemonte ci sono stati casi di trasferimenti di pazienti potenzialmente positivi dagli ospedali alle Rsa e sono state autorizzate le visite di esterni, in alcuni casi, anche dopo l'8 marzo.
Questi i dati, oltre al fatto che spesso gli accessi sono stati consentiti senza mascherina, che preoccupano i familiari dei degenti.
Uno dei nodi più complessi è quello legato ai trasferimenti, anche se ora la situazione è migliorata perché sono necessari i tamponi. Ma ci sono complicazioni dovuti, come dicono gli esperti: «a riscontri di ripositivizzazione dopo due test negativi, in alcuni casi con ripresa della sintomatologia clinica».
Anche perché non sono più disponibili in alcune strutture le aree di isolamento.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)