I 60 anni stanno rapidamente diventando i nuovi 50. È quanto emerge da una ricerca che ha rilevato, negli ultimi 20 anni, la tendenza delle persone a rimanere più giovani più a lungo.
I ricercatori americani della Yale University e della University of Southern California hanno lavorato ad un vasto studio, analizzando i dati di oltre 21.500 persone di età compresa tra i 20 e i 79 anni.
Le informazioni provenienti dalle banche dati del servizio sanitario nazionale sono state utilizzate per confrontare l'età biologica - il tasso di invecchiamento basato su fattori tra cui stile di vita e genetica - con l'età cronologica, per vedere cosa era cambiato dal 1988 al 2010.
L’età biologica è stata determinata osservando fattori come la pressione sanguigna, la funzione degli organi e la capacità respiratoria.
I risultati sono stati univoci: al termine del lungo periodo di indagine, uomini e donne di qualsiasi età erano "biologicamente più giovani rispetto alle loro controparti all'inizio dello studio".
Il rapporto, pubblicato sulla rivista Demography, afferma: “Sono soprattutto gli anziani ad aver sperimentato i più importanti miglioramenti. I maschi, particolarmente quelli dei gruppi più giovani e più anziani, hanno registrato un calo dell'età biologica maggiore rispetto alle femmine. Queste differenze sono in parte spiegate con cambiamenti nei comportamenti specifici per età e sesso, come il fumo, l'obesità e l'uso di farmaci".
In definitiva, le donne di età compresa tra i 20 e i 39 anni hanno visto la loro età biologica diminuire di poco meno di un anno. Ma i giovani tra i 40 e i 59 anni son apparsi biologicamente più giovani di più di due anni mentre le donne tra i 60 e i 79 anni hanno registrato un cambiamento in positivo di quasi quattro anni.
Anche gli uomini di età compresa tra 40 e 59 anni sono risultati biologicamente più giovani di quasi tre anni, mentre i ragazzi tra i 60 e i 79 anni hanno registrato un miglioramento di quattro anni.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)