Al momento in Gran Bretagna l'accesso alle cure è "testato sui mezzi economici", quindi i cittadini possono accedervi gratuitamente solo se in possesso di un reddito inferiore a £ 23.250, calcolato anche tra risparmi o proprietà. Tutti coloro che superano questa soglia devono pagare personalmente. Questo limite, fissato dal governo, non è stato mai modificato dal novembre del 2010. Dunque, l'assistenza, che comprende vari servizi, dall'aiutare gli adulti con difficoltà di apprendimento a entrare nella comunità, alla cura degli anziani affetti da demenza nelle case di cura, viene attualmente fornita solo a chi ne ha più bisogno economicamente.

Tra le proposte di cambiamento si segnala quella, peraltro già avanzata nel 2011, dell’economista Andrew Dilnot, che mira ad innalzare l'attuale limite di £ 23.250 portandolo a £ 100.000, considerando però che la gratuità delle prestazioni venga fornita solo in caso di ‘elevata esigenza’.

C’è poi in ballo il modello dell’assistenza gratuita, introdotto per la prima volta in Scozia nel 2002. In base a questo modello, chiunque abbia esigenze sufficientemente elevate può ottenere un’assistenza domiciliare gratuita, incluso il diritto al personale operativo per la cura della persona, ossia per attività come lavarsi e vestirsi. Si tratta di un diritto sancito per tutti i cittadini scozzesi, a prescindere dal reddito calcolato sui risparmi o sulle proprietà.

Tuttavia, questo sistema non copre servizi come la pulizia dell'abitazione e la spesa e prevede che l’assistito non più autonomo che ricorra alla casa di cura debba sostenere da solo la maggior parte dei costi del servizio, ricevendo dallo stato solo un piccolo contributo.

Infine esiste l’assicurazione sociale, utilizzata in paesi quali Giappone, Germania e Francia. In base a questo modello, il denaro per le cure viene raccolto da un'imposta speciale sostenuta dai lavoratori e dai datori di lavoro. Ma le modalità variano da paese a paese. Ad esempio, in alcuni dei paesi che lo utilizzano, tutti sono tenuti a contribuire, a meno che non abbiano redditi molto bassi. Ma in Giappone il contributo viene richiesto solo agli over 40. Anche il modo in cui viene speso il denaro varia da paese a paese, ma, in generale, le persone che hanno bisogno di sostegno ricevono un contributo per il costo delle loro cure - o l'intero importo se hanno un reddito molto basso.