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Sofritti Barbara

Frattura di femore: perché è così importante il management infermieristico nei pazienti colpiti da un problema così serio

www.assocarenews.it, 22-02-2020

La frattura del femore è un crescente problema di salute pubblica, per l’aumento di mortalità, morbidità, e spesa sanitaria che questo evento comporta. Le fratture del femore sono uno dei problemi maggiori e più seri per la salute degli utenti anziani (NICE, 2011). 


Spesso sono l’effetto di una semplice caduta, aggravata dalla presenza di osteoporosi che non sempre viene individuata e curata (NICE, 2011; Handoll HHG, et al., 2011; AAOS, 2009). 

La maggioranza delle fratture del femore nei paesi industrializzati interessa persone con età superiore ai 65 anni (Mayo clinic, 2012) e il rischio aumenta sensibilmente nelle persone con età pari o superiori agli 80 anni (Handoll HHG, et al., 2009; Mayo clinic, 2012).

Nella maggior parte dei casi, le fratture nel paziente anziano sono dovute a traumi lievi o moderati associati ad una ridotta resistenza meccanica dell’osso per la presenza di osteoporosi. L’età media della prima frattura osteoporotica è 76 anni, e circa il 50% delle fratture si verifica tra i 67 e 83 anni. Tra le fratture del femore, quelle del mediali del collo sono tra le più frequenti a causa del maggiore risentimento da parte del processo osteoporotico.

Negli ultimi anni sono stati adottati in numerosi paesi modelli innovativi per la gestione del paziente anziano fratturato con lo specifico scopo di ridurre le complicanze ospedaliere e ottimizzare la gestione ed il percorso di cura del paziente. Tutti i vari modelli proposti si basano principalmente su una collaborazione fra ortopedici e geriatri ma differiscono in termini di setting, di fase di applicazione o per quanto riguarda il tipo di collaborazione fra i diversi specialisti coinvolti (consulenziale, comanagement, clinicalpathway). I modelli più sofisticati di comanagement hanno evidenziato buoni risultati sia in termini di efficacia clinica (mortalità e complicanze) che di costi, con riduzione della degenza media e dell’utilizzo di servizi nel periodo successivo. Ruoli e responsabilità tradizionali vengono mantenute, tipicamente per l’ortopedico la valutazione chirurgica e la gestione del trauma e della sede di frattura, per l’anestesista l’anestesia e la stabilizzazione postoperatoria, per il fisiatra il progetto riabilitativo. Le aree di competenza del geriatra comprendono i problemi medici intercorrenti, la stabilizzazione del paziente al fine ad evitare ritardi nell’intervento chirurgico, nella mobilizzazione e nella riabilitazione, e la prevenzione secondaria di cadute e fratture. Il concetto di comanagement non sostituisce pertanto le responsabilità tradizionali ma invita tutti i clinici e gli operatori coinvolti nel processo di cura a coordinare le proprie competenze, e fornire gli elementi utili per individuare l’opzione clinica più utile per l’obiettivo di raggiungere il miglior risultato funzionale e di mantenere il paziente al livello precedente di qualità di vita. L’assistenza infermieristica al paziente con frattura di femore in tutte le fasi del percorso perioperatorio e riabilitativo, attua un approccio olistico di natura tecnica, relazionale e educativa come ben definito nel profilo professionale “…l’assistenza infermieristica preventiva curativa palliativa e riabilitativa è di natura tecnica relazionale e educativa”.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Sofritti Barbara
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-02-22
Numero
Fontewww.assocarenews.it
Approfondimenti Onlinewww.assocarenews.it/infermieri/infermieri-e-management-della-frattura-di-femore
Subtitolo in stampawww.assocarenews.it, 22-02-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Equipe interdisciplinare Fratture Rete dei servizi, integrazione