I volontari dell'associazione Onos hanno operato anche durante l'emergenza Covid 19. Nella periferia est milanese attraverso visite e telefonate sono stati vicini agli anziani soli nelle settimane di lockdown duro. Hanno anche portato sostegno alle famiglie in difficoltà che hanno perso lavoro o reddito per la pandemia.
Per far questo c'è stato bisogno di nuovi arrivi, che hanno sostituito alcuni dei più anziani che non potevano, per motivi di sicurezza sanitaria, operare attivamente. Con il supporto dei giovani hanno invece potuto continuare la loro opera, eseguendo commissioni, le consegne di aiuti e di pasti a domicilio, gli accompagnamenti alle visite e il disbrigo di pratiche.
La sede dell'associazione è la stessa dove c'è lo storico Spazio Anziani Salomone che ha dovuto chiudere per la pandemia.
Ma ha continuato ad operare, infatti, spiega Giorgio Sarto, 76 anni, responsabile dei Servizi di prossimità di Onos, «Per non lasciare nessuno solo e inattivo, il nostro animatore geriatrico ha iniziato a preparare cartelle con materiale ludico cognitivo che i volontari portano ogni settimana a domicilio. Un ristoratore della zona, intanto, da fine marzo ci regala 15 pasti al giorno, che noi portiamo alle persone in difficoltà».
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)