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Pancera Nicla

Esercizio breve e intenso. Così il corpo sano protegge il cervello dalle demenze

La Stampa, 12-05-2020, p.31

Facendo attività fisica e rafforzando il corpo si può potenziare anche la mente, proteggendola dalla malattia. 


Vi è infatti una chiara correlazione tra lo sport e la mente, che però non abbiamo ancora capito a fondo; quando ne avremmo la chiave potremmo sfruttare l'allenamento fisico per aumentare la cognizione. Già sappiamo, ad esempio, del ruolo importante che il fattore neurotrofico Bdnf, ormone prodotto dai muscoli e responsabile della neurogenesi, cioè della proliferazione e crescita di nuovi neuroni. Molti team di ricerca stanno studiando l'efficacia in termini di neuroplasticità di programmi di attività fisica e training cognitivi in anziani sani e anziani con declino cognitivo. Uno studio mostra che con allenamento breve, ma ad alta intensità, intervallato a fasi di recupero, si può avere un miglioramento anche del 30% delle prestazioni mentali.

Non solo, diverse ricerche confermano che l'allenamento protegge il cervello, e riesce a rendere più sereni i malati di Alzheimer.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Pancera Nicla
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine31
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-05-12
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Stampa
Subtitolo in stampaLa Stampa, 12-05-2020, p.31
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Pancera Nicla
Attori
Parole chiave: Attività fisica Demenza senile Malattia di Alzheimer