La psicologa Marie de Hennezel chiede rispetto per i desideri degli anziani.
Sta per uscire "L'addio proibito", saggio in cui denuncia la rigida politica di reclusione nelle case di cura e la mancanza di sostegno ai morenti durante la crisi Covid.
Nel testo vengono esposte le modalità che sono state imposte agli ospiti delle residenze per anziani, mentre l'autrice si domanda se ciò fosse realmente necessario. Molte persone ricoverate hanno smesso di mangiare, sono entrati in depressione a causa della mancanza di visite familiari. Bisogna quindi essere in grado di sviluppare la riflessione etica nelle case di cura e avere più psicologi per promuoverla, aiutando anche con dei consulenti le famiglie.
Anche perché gli anziani delle case di cura sono comunque giunti negli ultimi anni della loro vita, e sono in grado di indicare le loro priorità, se preferiscono vedere chi li circonda o prendere misure per proteggersi.
L'età è associata alla fragilità, mentre diversi geriatri hanno dimostrato che si può essere un robusto novantenne, mentre alcune persone sono fragili a 40 anni. Solo perché il Covid colpisce maggiormente gli over 65 non significa che tutti gli anziani siano fragili e vadano quindi ignorati i loro desideri.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)