Il perimetro della cosiddetta Silver Economy è identificato dalla quota di spesa pubblica per il capitolo “vecchiaia” (che vale circa il 27% del totale). Tale indice non tiene conto della spesa privata per domanda di servizi domestici di assistenza e cura che è a carico delle famiglie e che da occupazione a circa 1,6 milioni di persone (nella veste di badanti e personale domestico).
Rispetto agli under 35, il segmento degli over 65 ha un consumo pro-capite medio annuo più elevato, 15.700 euro (contro i 12.500 dei giovani); un reddito medio che ammonta a 20.000 euro (a fronte di 16.000 degli under 35); una maggiore ricchezza reale pro-capite, 232.000 euro (vs 110.000); una solidità finanziaria superiore, con 1 anziano su 10 indebitato (a fronte di quasi 1 su 3 tra gli under 40).
Gli anziani hanno un’incidenza della povertà inferiore della metà rispetto agli under 35 (13% vs 30%) e sono più resilienti rispetto al ciclo economico, con reddito medio annuo che è l’unico, rspetto a tutte le altre fasce di età, ad avere superato i livelli pre-crisi.
In euro correnti, il valore complessivo della spesa realizzata dagli over 65 è di circa 200 miliardi di euro l'anno, quasi un quinto dell’intero ammontare dei consumi delle famiglie residenti. Questi i dati del Centro studi di Confindustria (Csc) che prevede che questa percentuale salga al 25% del totale nel 2030 e al 30% nel 2050.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)