Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa dell’8 aprile ha ribadito la priorità del vaccino per gli anziani, sostenendo, legittimamente, che il rischio di decesso è massimo per coloro che hanno più di 75 anni. Il premier però sembra bypassare quello stesso decreto Covid da lui firmato che all'articolo 4 cita: "Gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell'infezione da SARS-CoV-2. La vaccinazione costituisce requisito essenziale per l'esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)