Mentre un milione di under 19 sono vaccinati contro il Covid e uno su due tra i 16 e i 19 anni ha fatto almeno una dose, nella fascia più a rischio, quella dai 50 anni in su, le somministrazioni procedono a ritmo inferiore. Restano da proteggere dal virus ancora 4,4 milioni di italiani. Emerge la corsa dei giovani, complici le vacanze, ad immunizzarsi, da una parte; la difficoltà a convincere gli adulti, dall’altra.
L’Istituto Superiore di Sanità ha aggiornato le Faq sul sito per rispondere intanto alle fake news estive. Gli effetti collaterali dei vaccini, ripete l’Iss, sono molto rari, tanto che il rapporto fra benefici e rischi è a favore dei primi. I dati che provengono da Paesi con una campagna vaccinale avanzata, proprio come l'Italia, hanno dimostrato tra l'altro che il vaccino ha un effetto protettivo tanto dalle conseguenze peggiori della malattia, quanto dal ricovero tanto dal decesso, riducendo persino la capacità di infettare.
Con più di 71 milioni di dosi somministrate e 34 milioni di italiani che hanno completato il ciclo, i dati più confortanti arrivano dai giovanissimi con il 63,09% degli over 12 vaccinati.Le somministrazioni qui crescono maggiormente rispetto alla fascia degli over 50 dove l’incremento è stato di circa 400mila rispetto a 15 giorni fa.
Nelle fasce più a rischio, quelle dei 70enni e degli 80enni, la percentuale di vaccinati è molto alta: il 91,02% tra gli over 80 e l’86,05% dei 70-79enni ha infatti completato il ciclo. Tra i sessantenni la percentuale scende a quasi il 79%, mentre tra i 50enni si ferma al 70,50%.
Restano in queste fasce ancora 4,4 i milioni di italiani che sono del tutto scoperti di fronte al Covid: 298.591 sono gli over 80 ancora in attesa di prima dose (il 6,56% della platea), 657.727 (il 10,93%) sono quelli nella fascia 70-79, oltre 1,2 milioni (il 16.05%) quelli nella fascia 60-69 e ben 2,2 milioni (il 23,39%) quelli nella fascia 50-59.
(Sintesi redatta da: Valerio Maria Urru)