Dopo i cinquant'anni un controllo dallo specialista urologo deve diventare una sana abitudine. Invece, tabù, reticenze e imbarazzi rappresentano ancora oggi i maggiori ostacoli alla prevenzione delle patologie prostatiche.
Esami, visite periodiche e maggiore attenzione possono svelare per tempo non solo la fastidiosa iperplasia prostatica benigna - un ingrossamento della ghiandola sempre più diffusa con l'età -, ma anche la presenza di un tumore della prostata in fase precoce. Quindi, da prendere in tempo.
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Occorre infatti farsi avanti con fiducia. Mai ritardare o rinviare gli appuntamenti per controlli finalizzati alla diagnosi precoce delle affezioni della prostata, visto che con 36.000 nuovi casi nel 2020 è il tumore maschile più diffuso.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)