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Redazione

Dopo i cinquant’anni va sorvegliata la prostata. Ma ancora pochi uomini si fanno visitare

Salus(Inserto mensile del Resto del Carlino), 30, 2, 2021, p.23

Dopo i cinquant'anni un controllo dallo specialista urologo deve diventare una sana abitudine. Invece, tabù, reticenze e imbarazzi rappresentano ancora oggi i maggiori ostacoli alla prevenzione delle patologie prostatiche.

Esami, visite periodiche e maggiore attenzione  possono svelare per tempo non solo la fastidiosa iperplasia prostatica benigna - un ingrossamento della ghiandola sempre più diffusa con l'età -, ma anche la presenza di un tumore della prostata in fase precoce. Quindi, da prendere in tempo.

Per sensibilizzare gli over 50 e le loro partner in merito al tema, sul web è possibile vedere all'indirizzo www.prostataquiproquo.it lo spot e conoscere così tutte le informazioni relative alla campagna promossa da Europa Uomo Italia Onlus e Fondazione ONDA.

Occorre infatti farsi avanti con fiducia. Mai ritardare o rinviare gli appuntamenti per controlli finalizzati alla diagnosi precoce delle affezioni della prostata, visto che con 36.000 nuovi casi nel 2020 è il tumore maschile più diffuso.

(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)

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Autore (Cognome Nome)Redazione
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
Pagine23
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo19000101
Numero30
Fonte
Approfondimenti Online
FonteSalus(Inserto mensile del Resto del Carlino)
Subtitolo in stampaSalus(Inserto mensile del Resto del Carlino), 30, 2, 2021, p.23
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)
Volume2
Approfondimenti
Redazione
Attori
Parole chiave: Uomo Prostata Campagne di prevenzione e informazione