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Di Todaro Fabio

Dopo i 50 sì all’esame del Psa. “Ma i valori non sono assoluti”

La Stampa, 30-11-2018, p.35

Da un’indagine Doxa risulta che, tra gli over 50, 6 maschi su 10 non hanno mai effettuato una visita specialistica dall’urologo o un esame del Psa, l’antigene prostatico specific, un enzima prodotto dalle cellule della ghiandola per fluidificare lo sperma. Il Psa è il primo indicatore della salute della prostata, ma non basta controllare il suo dosaggio per la diagnosi di un tumore della prostata. Alti valori del Psa possono essere associati alla presenza di un’infiammazione o di un ingrossamento benigno della ghiandola, e comunque bisogna sempre tener conto dell’età del paziente. Il controllo dovrebbe essere effettuato una volta l’anno e, in caso di valori sospetti, deve essere seguito da un controllo da parte dell’urologo e, solo in caso di un ulteriore sospetto, da una biopsia, unico esame in grado di confermare una diagnosi oncologica.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Di Todaro Fabio
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2018
Pagine35
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2018-11-30
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Stampa
Subtitolo in stampaLa Stampa, 30-11-2018, p.35
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
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Parole chiave: Prostata