Mangiare seguendo i dettami della genomica può aumentare longevità e qualità della nostra vita, senza rinunciare a gusto e varietà.
La comunità scientifica, ha stilato un indice di riferimento chiamato ORAC–Oxygen Radicals Absorbance Capacity-, che classifica i cibi in base al loro potere anti-età: la quota giornaliera consigliata corrisponde a 2000 unità che, secondo la professoressa Pucci Romano, presidente di Skineco, garantirebbero, nel flusso sanguigno, un incremento fino al 25% delle sostanze efficaci contro lo stress ossidativo. I radicali liberi sono, infatti, i principali responsabili dell'invecchiamento, soprattutto, dell'epidermide. Nella tabella ORAC troviamo vegetali, tra cui verdure a foglia verde scuro, crucifere, cipolla, aglio, ortaggi colorati,–specie quelli rossi -, legumi e cereali integrali mentre, il pesce, è da preferire sempre alla carne e ad altri prodotti di origine animale.
Completano il quadro, olii spremuti a freddo, cereali integrali e relative farine, spezie e semi oleosi.I legumi sono particolarmente ricchi di saponine e polifenoli, sostanze in grado di migliorare il metabolismo e la tonicità della pelle e dei muscoli; il grano integrale apporta vitamine B ed E, oltre a sali minerali e carotenoidi; crescione, ruchetta, spinaci e verdure solforate o piccanti sono quelle con maggior potere antiossidante, seguite da peperoni, zucca e pomodori maturi.
L’ideale è assumere almeno 100 grammi di verdure crude e 250 di cotte per ogni giornata, distribuite in circa 6 porzioni, da integrare con diversi tipi di frutta acidula, come mele, agrumi, frutti di bosco, uva nera, ciliegie, fragole, pesche gialle e albicocche, rispettando la stagionalità. Infine, un pasto, composto da riso integrale e polpettine di ceci, arricchite con peperoncino, cipolla, pomodoro, prezzemolo fresco e accompagnati da un bicchiere di vino riesce ad apportare, in una sola volta, fino a 24.000 unità ORAC.
(Fonte: tratto dall'articolo)