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Diabete: solo il 15% dei pazienti utilizza le nuove terapie. Rischio complicanze cardio-renali

www.clicmedicina.it, 12-12-2020

Per chi soffre di diabete, le complicanze cardio-renali rappresentano la principale causa di morbilità e mortalità.
Si calcola che circa il 20% dei pazienti diabetici abbia una storia di malattia cardiovascolare e quasi il 30% soffra di insufficienza renale cronica, percentuale in forte aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione (1 persona con diabete su 7 ha più di 65 anni). L’aumento del rischio di complicanze potrebbe oggi avvalersi di un maggiore utilizzo delle nuove terapie come gli inibitori SGLT2, che sono ancora sottoutilizzati, nonostante recenti studi clinici abbiano dimostrato la loro efficacia nella riduzione del rischio cardiovascolare, della progressione della malattia renale e della mortalità associata alle complicanze cardio-renali.

Questo il principale dato che emerge dalla Monografia Annali dal titolo Benefici Cardio-renali Derivanti dall’Applicazione dei Risultati dei Recenti Trial Condotti con Canagliflozin alla Realtà Diabetologica Italiana realizzata dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e dalla Fondazione AMD onlus, con il contributo non condizionante di Mundipharma. L’analisi condotta sulla base dei dati Annali AMD ha evidenziato un indubbio sottoutilizzo di questa classe di farmaci a scapito dei significativi guadagni in salute di cui la persona con diabete potrebbe beneficiare, sia in termini di riduzione degli eventi cardiovascolari e renali, sia di ricoveri per scompenso cardiaco e di mortalità.

“Preoccupa la diffusa resistenza da parte dei diabetologi alla prescrizione e all’utilizzo di questi farmaci nei soggetti con diabete di tipo 2 ad alto rischio cardiovascolare, in parte dovuto ai vincoli dei piani terapeutici, e alla impossibilità nel 2018 di trattare i pazienti con insufficienza renale cronica”, evidenzia Valeria Manicardi, Coordinatore del Gruppo Annali AMDi. “Le evidenze scientifiche di cui disponiamo oggi sono tali da indurre la comunità diabetologica a vincere l’inerzia terapeutica e ad estendere l’uso di questi farmaci anche alle persone con diabete in prevenzione primaria e alla popolazione anziana over65 – che rappresenta il 67% degli oltre 470mila diabetici con diabete tipo 2 monitorati nel Database Annali AMD – che potrebbe beneficiare di significative riduzioni di rischio cardiovascolare e renale”.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2020-12-12
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Fontewww.clicmedicina.it
Approfondimenti Onlinewww.clicmedicina.it/diabete-solo-15percento-pazienti-utilizza-nuove-terapie-benefici-canagliflozin-rischio-complicanze-cardio-renali/
Subtitolo in stampawww.clicmedicina.it, 12-12-2020
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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Parole chiave: Farmaci Diabete