Il deficit erettile a seguito di tumore e dei relativi interventi per debellarlo affligge circa un uomo su otto in Italia. L’asportazione della prostata, della vescica o del colon-retto, ma anche la radioterapia a livello pelvico e spesso la stessa aggressività del cancro, intaccano la funzionalità dei nervi che assicurano la sessualità.
L’utilizzo di farmaci come il viagra può rappresentare per molti pazienti una valida soluzione, ma per alcuni non basta a recuperare una sessualità soddisfacente. In questi casi è possibile ricorrere all’impianto di speciali protesi peniene di ultima generazione.
(Fonte: tratto dall'articolo)