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Roy Soline

«Dans cette crise, les aidants de malades Alzheimer sont seuls et reçoivent peu d’aide» - In questa crisi, i caregiver dei malati di Alzheimer sono soli e con pochi aiuti

Le Figarò, 05-11-2020, p.13

I caregiver, in particolare quelli con malattia di Alzheimer, sono particolarmente colpiti da questa crisi sanitaria.

Accade purtroppo anche di trovare un malato di Alzheimer accanto al corpo del suo caregiver, morto da diversi giorni. In questa crisi infatti, i caregiver sono soli, isolati e non ricevono aiuti. Durante la prima fase, con la quarantena, non è stato possibile avere più avere l'aiuto di collaboratrici domiciliari, sono state interrotte la rieducazione "terapia occupazionale e psicomotoria" (équipe specializzate Alzheimer), la fisioterapia e la logopedia, e le strutture che permettevano al caregiver di avere una giornata libera.

In questo momento, in Francia, le cose invece stanno ancora funzionando, ma non si sa per quanto resteranno aperti i centri diurni, vista l'evoluzione dell'epidemia. E anche i servizi di assistenza domiciliare potranno funzionare a seconda dei mezzi di protezione a loro disposizione. Quindi la situazione per i caregiver è molto difficile in generale, anche con l'introduzione, il 1° ottobre, del compenso per il congedo a loro dedicato. Anche se prendersi cura di un malato di Alzheimer occupa completamente una persona, che rischia la salute e di esaurirsi. Per i malati di Alzheimer è difficile capire le istruzioni, possono uscire senza maschera, non rispettare le misure di confinamento, ecc. E l'isolamento può esacerbare la depressione. Nelle case di cura infatti sono stati messi in atto molti mezzi per mantenere la comunicazione con le famiglie. Durante la prima ondata, sono stati proposti collegamenti con le famiglie attraverso telefono e poi tramite tablet. Aiutare i pazienti a connettersi online non è sufficiente, vanno seguiti durante la chiamata e bisogna spiegar loro cosa sta accadendo . E' difficile però capire se la cessazione delle visite familiari abbia causato un deficit nei malati di Alzheimer, poiché loro sono davvero nel "qui e ora".

Un esempio lampante è ciò che è accaduto ad un paziente la cui moglie veniva quotidianamente. Ha smesso le visite per due mesi, lui non si era accorto della sua assenza e quando è tornata, tutto è ripreso come prima.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Roy Soline
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine13
LinguaFrancese
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-11-05
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLe Figarò
Subtitolo in stampaLe Figarò, 05-11-2020, p.13
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Roy Soline
Attori
Parole chiave: Caregiver caregiving Malattia di Alzheimer