La legge sul dopo di noi compie 4 anni. L’esperienza drammatica della pandemia deve far riflettere sulla bontà degli obiettivi della norma e diventa ancora più necessario ripensare totalmente i modelli di assistenza delle persone più fragili, anziani e disabili; a cominciare dalla deistituzionalizzazione, dai percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine fino alla realizzazione di piccoli nuclei abitativi che devono ripristinare quanto più è possibile condizioni di vita familiare.
Attualmente la situazione dell’attuazione piena della legge è ancora critica e, soprattutto, a macchia di leopardo nelle varie regioni.
La legge sul dopo di noi indica una strada che è quella dell’autonomia, del progetto individuale e di un modello di welfare di prossimità.
Ora più che mai il territorio, gli enti locali sono chiamati a riprogettare, insieme alle famiglie, al terzo settore e alle associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità la vita dei concittadini più deboli, promuovendo condizioni dell’abitare vicine ai bisogni di indipendenza delle persone.
È ora che la legge sul dopo di noi diventi il faro per il rinnovarsi di un welfare integrato e davvero a misura umana.
(Sintesi redatta da: Lupini Lucio)