Non può non far riflettere la vicenda della residenza Borromea a Mediglia, nel milanese. Qui sono state registrate 62 morti di anziani su 150, una vera e propria strage per il sindaco del paese, Paolo Bianchi, che si è accorto della circostanza confrontando i dati dell’anagrafe e dei decessi comunicati dallo stesso indirizzo di giorno in giorno.
La cittadina di 12.000 abitanti, ha avuto 69 vittime per Covid-19; di queste ben 62 riguardavano la Residenza Borromea. Eppure la chiusura delle visite in struttura era stat disposta con ordinanza del governatore lombardo Fontana già dal 23 febbraio. "Eppure sono continuate. La struttura non è stata chiusa del tutto senza un perché.
Tante le storie di parenti distrutti dal dolore. C’è Milva Ulturale, 55 anni, che ha perso sua mamma Gilda, 87 anni, e dodici figli cresciuti in un popoloso quartiere di Milano. "Da bambini - racconta - ci chiamavano la famiglia Bradford. Milva ha curato sua madre ogni giorno, da due anni era ricoverata alla Borromea.
"Abbiamo dovuto organizzare il funerale, la cremazione, al telefono. Tutti in quarantena. Ricordo che quando sono andata a trovare mia mamma, ai primi di marzo, il personale non indossava neppure le mascherine. Le portavano al collo: “altrimenti gli anziani si spaventano...”.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)