I sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil, insieme alle rispettive associazioni del volontariato Auser, Anteas, Ada hanno affermato che "una prolungata assenza di attività fisica e sociale può avere conseguenze molto gravi sul benessere psicofisico delle persone anziane, soprattutto di chi è molto anziano e di chi ha più di una patologia".
Cgil, Cisl e Uil, hanno chiesto inoltre un incontro al premier Giuseppe Conte sulla seconda fase dell’emergenza esprimendo preoccupazione perle iniziative di singole regioni o realtà territoriali. Ritengono che riaprire con modalità diverse nei vari territori della Penisola possa pregiudicare gli sforzi che tutto il Paese ha messo in campo. I sindacati e le organizzazioni di volontariato ritengono che non sia il momento di fughe in avanti o protagonismi e chiedono di definire linee guida omogenee e condivise in tutta Italia.
Per ciò che concerne gli anziani, i sindacati dei pensionati e le associazioni di volontariato esprimono perplessità sull’ipotesi di lasciarli a casa più a lungo, sottolineando che una prolungata assenza di attività fisica e sociale può avere conseguenze molto gravi sul benessere psicofisico delle persone anziane, soprattutto di chi è molto anziano e di chi ha più di una patologia.