Ha fatto discutere una recente intervista del sociologo Giuseppe De Vita al Corriere della Sera. Esordendo ha detto: “Non mi piace nulla di quello che sta succedendo. Non mi va di polemizzare con mezzo mondo”. Interpellato sui casi dei numerosi decessi di anziani e sul caso dei moduli distribuiti in Olanda per invitare gli over 70 a rinunciare alle cure, ha detto di conoscere bene l'argomento in base a quanto riferitogli dal figlio che vive nel Paese dei tulipani.
Secondo De Vita c’è un altro spirito comunitario che anima l’Olanda: ci si rende indipendenti dagli anziani appena passati i 18 anni e la mentalità per gli over 70 è quella di risolvere i problemi da soli, al massimo della determinazione, ma senza rubare spazi alle generazioni più giovani, anche se questo equivale a rinunciare a posti in ospedale.
Quanto all'Italia, la posizione del sociologo è molto realista; per De Vita gli anziani italiani sono molto preziosi non tanto perché depositari della memoria del Paese, quanto piuttosto poiché ricoprono un ruolo economico fondamentale nelle famiglie. Sono quelli che detengono la gran parte del patrimonio immobiliare dell'Italia, hanno pensioni decenti e aiutano figli e nipoti. Insomma per De Vita "Gli anziani in Italia manterranno un ruolo affettivo perché è anche economico".
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)