“Quando è arrivata l'emergenza coronavirus a tante donne badanti è stato interrotto il proprio rapporto di lavoro perché è aumentata la paura di contagio, tante poi hanno anche perso la persona anziana che accudivano. Quando muore la persona che assistono, perdono anche un posto dove stare”, ci spiega Veronica Ciubotaru presidente dell'associazione italo-moldava Arcobaleno di Trento.
In alcuni casi le badanti hanno rinunciato alle ore libere e al giorno di pausa per rimanere dentro in casa con la persona assistita evitando quindi possibili rischi di contagio.
Altre, invece, hanno visto ridursi il proprio orario di lavoro perché gli anziani sono seguiti ora dai parenti. “Ci siamo trovati quindi con persone che da un giorno all'altro sono rimaste senza lavoro e altre con uno stipendio che difficilmente gli permette di andare avanti” continua a raccontarci Veronica Ciubotaru.
“E' una situazione a cui pochi pensano anche dal punto di vista degli aiuti economici. Ci sono donne che non hanno più una casa dove dormire e per fortuna hanno trovato ospitalità da amici”.
Nelle scorse settimane l'emergenza sanitaria ha portato il consolato della Moldavia a predisporre dei voli per far rientrare le persone nel proprio paese di origine. E' stata fatta una lista online ma anche cartacea.
In tanti altri, però, sono rimasti in Trentino ed ora non possono andarsene. “Alcuni pensavano di prendere la disoccupazione ma invece sono rimasti senza nulla.” conclude Veronica.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)