Le restrizioni alla mobilità e la scarsa dimestichezza con gli strumenti digitali di molti cittadini anziani, stranieri e in situazioni di fragilità si stanno trasformando in una lesione ai diritti di migliaia di persone che non riescono ad accedere agli strumenti di sostegno, disposti dal Governo in seguito all’epidemia di Coronavirus.
A denunciarlo il presidente delle Acli della Toscana, Giacomo Martelli. "I nostri sportelli, sottolinea Martelli, che sono circa 100 in Toscana, nei mesi di marzo e aprile del 2019 hanno lavorato 8.691 pratiche, 4.248 delle quali presentate da cittadini con Isee inferiore a 9.360 euro. Quest’anno, nello stesso periodo, le pratiche ricevute dai nostri centri sono state complessivamente 2.581, soltanto 1.042, delle quali, riferite a persone con Isee inferiore a 9.360 euro: è un crollo del 75,5%. Queste categorie di cittadini si rivolgono alle nostre strutture principalmente per pratiche di accesso agli strumenti di sostegno al reddito. È invece evidente che migliaia di persone stanno rinunciando a inoltrare le domande di accesso agli strumenti di sostegno perché non riescono a venire nelle nostre sedi.
Chiediamo con forza al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, di farsi portavoce presso il Governo della necessità di garantire gli spostamenti delle persone per raggiungere gli sportelli di Caaf e patronati oppure di intervenire con una propria ordinanza".
(Fonte: tratto dall'articolo)