L’Osservatorio Continental sulla Sicurezza Stradale, con l’istituto di ricerca Euromedia Research, ha realizzato una ricerca per tracciare una fotografia del vissuto, delle percezioni, dei valori e delle aspettative degli utenti della strada sulla sicurezza. Obiettivo finale: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di adottare comportamenti sicuri. Oggi, infatti, viviamo in un contesto in cui il 93% degli incidenti deriva dal comportamento del guidatore (dati Ocse). La sicurezza stradale è percepita come una questione di attenzione e di prudenza: due dei termini citati più frequentemente dagli intervistati. Quando si chiede di definire con una parola la “sicurezza stradale”, l’88,1% degli italiani sostiene che questa è minacciata principalmente dalla distrazione (44,4%) e dalla trasgressione (43,7%). L’elemento più importante per la sicurezza stradale è proprio il guidatore (50,1%) seguito, con grande distacco, dai freni (9,7%), dalla segnaletica stradale (6,4%), dai sensorie e dai sistemi di guida assistita (6,0%) e dagli pneumatici (5,3%). Per gli italiani, rispettare il codice della strada significa compiere un atto di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri utenti della strada (58,9%, in larga parte uomini con età compresa tra i 45 e i 64 anni); adottare un comportamento che tutela dal rischio di incidenti (27,5%); attuare un comportamento che evita di incorrere in sanzioni (9,2%). Quanto ai mezzi di trasporto, l’automobile si conferma quello più utilizzato (78,2% degli intervistati) ma con una percezione contradittoria tra sé e gli altri: infatti l’auto è percepita come il mezzo di trasporto più sicuro per sé (44,1%), e al contempo il più pericoloso dato che gli utenti della strada vivono nella paura di essere investiti (il 68% degli intervistati).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)