Ultima in Italia per vaccinazioni in tutte le fasce d’età e prima per contagi, la Sicilia colleziona un nuovo primato: negli ultimi quattro giorni più di una vittima di Covid su quattro è siciliana. «Non muoiono solo gli anziani con patologia, ma anche quarantenni e cinquantenni senza particolari problemi di salute con un unico comune denominatore: non sono vaccinati», allarga le braccia Carmelo Iacobello, primario di Malattie infettive all’ospedale Cannizzaro di Catania.
Un’emorragia di vite nell’isola ormai al limite delle soglie di occupazione dei posti letto che fanno scattare la retrocessione. Con il 9 per cento di terapie intensive e il 15 dei reparti ordinari occupati da positivi, solo per un soffio la Sicilia ha evitato la zona gialla. Ma l’appuntamento sembra rinviato solo di una settimana.
Ed è corsa contro il tempo per cercare di mettere le briglie al virus che ormai corre fuori controllo. Ieri il presidente della Regione Nello Musumeci ha firmato un’ordinanza che reintroduce l’obbligo di mascherina anche all’aperto nei luoghi affollati, il divieto di entrare negli uffici pubblici senza Green Pass, l’obbligo di tampone per chi deve partecipare a matrimoni e cerimonie in assenza del completamento del ciclo vaccinale, il tampone obbligatorio anche per chi arriva dagli Usa e altre misure.
È un copione che si ripete: «Vediamo morire solo i non vaccinati sopra i 50 anni, soprattutto con fattori di rischio come obesità e diabete», spiegano dal covid hospital “Cervello” a Palermo. I numeri degli ultimi quattro giorni proiettano la Sicilia come regione dove si muore di più: su 109 morti in Italia negli ultimi quattro giorni, 28 sono siciliani. Un trend difficile da invertire nella regione che anche ieri – per il terzo giorno di fila – ha sfondato quota mille nuovi casi.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)