«Cercasi notturnista per alloggio anziani in via Croce Rossa. Una notte sì e una no, dalle 19 alle 9 per 400 euro al mese. Solo personale femminile». E' l'annuncio di lavoro sbandierato sui social nel gruppo Facebook Cerco e offro lavoro a Palermo, che ha suscitato polemiche e indignazione fra gli utenti.
Qualcuno l'ha definito «L'apoteosi dello schiavismo» e in effetti, facendo un rapido calcolo, parliamo approssimativamente di 15 giorni in un mese, cioè poco più di 200 ore totali ( circa 2 euro l'ora). Le reazioni inferocite di chi si è imbattuto nell'annuncio al punto che si sono spinte a suggerire agli autori dell'annuncio di fare verifiche su eventuali denunce presentate a loro carico. La risposta è stata lapidaria " gli anziani di notte dormono (quindi non bisogna far nulla sarebbe la conclusione!). «Allora sottopaghiamo pure medici e infermieri che fanno i turni di notte, tanto tutti dormono», ha ironizzato un utente leggendo l'infelice risposta alle polemiche degli autori dell'annincio.
Eppure la situazione sociale è così grave che qualcuno non ha ritenuto l'inserzione assurda
Alcuni si sono mostrati addirittura interessati all'offerta di lavoro, malgrado le ore in eccesso rispetto a quanto indicato nel contratto previsto per gli operatori socio-sanitari e soprattutto malgrado la paga finale. Tra il desiderio di «info» di qualcuna e la richiesta di saperne di più tramite chat privata, c'è anche chi pensa che «come prezzo non è male» e chi dice di avere già esperienza nel settore e di essere quindi interessata a saperne di più. Come M., 57enne palermitana, fuori dal mercato del lavoro da anni che ha accudito i figli rimanendo a lungo fuori dal mercato del lavoro. Deve mantenersi e sta cercando di tutto, inoltre per molto tempo ha accudito in tutto il padre allettato e, anche se non ha la certificazione da operatore sanitario, di fatto sa come si fa. Consapevole, d'altra parte, di poter incorrere in proposte che prevedono, come nel caso che ha suscitato l'indignazione del web, un eccessivo carico di ore lavorative e una paga niente affatto proporzionata. «Non sono stupida, i conti so farmeli anche io - commenta -. Ma la mia situazione intanto è questa e in qualche modo devo fare. Prendo quel che viene, nella speranza che più in là io possa imbattermi in qualcosa di più serio e vantaggioso, resto sempre alla ricerca. La verità è che quando uno è disperato accetterebbe qualunque cosa».
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)