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Montrella Sonia

C’è un dramma sociale che affligge le badanti dell’est e i loro figli

www.agi.it, 11-07-2019

L’associazione Colf Domina nel rapporto “L’impatto del lavoro domestico nei Paesi d’origine” ha messo in risalto i drammi sociali legati al mestiere del lavoro domestico.  Ci sono 900.000 persone impiegate in questa attività, composte nel il 78% dei casi da stranieri. Un quinto del totale viene da paesi Ue (soprattutto Romania), mentre quasi 6 su 10 sono extra-comunitari. Ad essi vanno aggiunti i lavoratori non in regola e si arriva così a circa 2 milioni di soggetti.

“Il lavoro di assistente familiare - spiega Maria Grazia Vergari, psicoterapeuta e docente presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione "Auxilium" di Roma - si presenta oggi tra i più logoranti e impegnativi. Se pensiamo al lavoro di cura soprattutto dell’anziano, l’assistente familiare rischia di essere la “seconda vittima della malattia”. Ciò a causa del coinvolgimento nelle cure che è tale da sottoporre questi caregiver a livelli di stress eccessivi. Queste persone sviluppano sintomi somatici: stanchezza, frequenti mal di testa e disturbi gastro intestinali, respiro corto e fenomeni psicosomatici (ulcere, mal di schiena, tachicardia, nausea), diminuzione delle difese immunitarie. Sonno disturbato da pensieri negativi, incubi e aumento della propensione agli incidenti. Ai sintomi somatici si aggiungono i sintomi psicologici: sensi di colpa verso l’anziano, o verso la propria famiglia che si è abbandonata, sentimenti di fallimento, risentimento e cinismo nei confronti dell’assistito, aggressività, sospetto, paranoia, alterazione del tono dell’umore. Facile che si instaurino, con il passare del tempo, sentimenti depressivi, resistenza nei confronti del lavoro di cura, scarso contatto con i propri bisogni. Le situazioni complesse possono sfociare nell’abuso di farmaci o alcool o anche nella dipendenza da gioco d’azzardo.

Le assistenti familiari sono soprattutto donne provenienti dell’est Europa rispetto alle quali, proprio negli ultimi anni si è individuato un fenomeno psico sociale detto “sindrome Italia” che si manifesta al loro rientro in patria con comportamenti legati a una profonda frattura dell’identità, accompagnata da un affievolimento del senso della maternità percepito in modo colpevole e vergognoso. Nella clinica di Socola, in Romania il disturbo è stato trattato. Nei casi più lievi si sono registrati stati ansiogeni, disturbi dell’identità, disturbi alimentari e del sonno, disturbi somatoformi e dissociativi. Nei casi più seri, le pazienti presentano comportamenti psicotici, disturbi ossessivo-compulsivi, disturbi paranoidi e schizoidi e depressioni che, nelle forme più gravi, possono sfociare nel suicidio.

(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)

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Autore (Cognome Nome)Montrella Sonia
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-07-11
Numero
Fontewww.agi.it
Approfondimenti Online/www.agi.it/cronaca/badanti_colf_est-5819944/news/2019-07-11/
Subtitolo in stampawww.agi.it, 11-07-2019
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)
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Parole chiave: Assistente familiare, badante Caregiver caregiving Ricerca